Il Rio Casaletto

Da una piccola vallata tra i monti del territorio di Casaletto Spartano nasce il Rio Casaletto che nel passato e tutt’ora, risulta una preziosa fonte energetica.

L’unico affluente del Bussento, è il Bussentino, così denominato dalla confluenza con il Vallone Gerdenasio, mentre a monte è chiamato Rio di Casaletto. Questo corso d’acqua nasce nella piccola vallata della contrada Fortino ed a valle costeggia gli abitati di Casaletto Spartano e della frazione Battaglia. A monte dell’abitato di Casaletto, il torrente riceve le acque anche della sorgente Sorgitore attraversando e formando la splendida Cascata dei Capelli di Venere. Dal punto di vista idrogeologico il territorio del Rio di Casaletto è di pertinenza allautorità di bacino regionale Sinistra Sele e allAutorità di bacino interregionale del fiume Sele.

Energia rinnovabile e Centrali idroelettriche

Il Rio di Casaletto è stato ed è tutt’ora una preziosa fonte energetica, infatti a circa 100-150 metri dal mulino si trova un bottino di presa costituito da una piccola costruzione in pietra che serve a direzionare il flusso di acqua in un canale in pietra che la conduce fino ad una centrale idroelettrica posta a valle del centro abitato di Casaletto Spartano e frazione Battaglia. La centrale idroelettrica è nella disponibilità di una società privata che produce energia elettrica che rivende allEnel . In passato la gestione della centrale è stata della S.I.E.B. (Società Idro-Elettrica Bussentina) che era una società locale, poi è passata alla Società Lucana, poi ancora alla SME per essere poi soppressa e riportata in vita dallattuale società che la utilizza.

Sentieristica

Dalle sponde del corso d’acqua si dipartono diversi percorsi interni che consentono di visitare i vari e suggestivi luoghi panoramici che il corso d’acqua crea lungo il suo tragitto. Il sentiero più importante che si dirama a partire dal complesso sorgivo è quello delle “Rocche”, che collega l’abitato di Casaletto Spartano al Santuario di Santa Maria dei Martiri e viene percorso da processioni di fedeli in occasione delle feste dedicate alla Madonna (il 13 maggio, il 15 agosto e l’8 settembre). Un secondo sentiero è quello denominato “Capello – Cannati” (detto anche “La Tufara”) che collega la zona del complesso sorgivo con la località Cannati e altre contrade in direzione Fortino. Lo scorrere a lungo termine della corrente fluviale e dei sedimenti di fondo lungo l’alveo in roccia del torrente Rio di Casaletto ha profondamente inciso i calcari stratificati affioranti nel paesaggio del Bussento Orientale, scolpendo una forra fluviale di grandi dimensioni e notevole bellezza scenica accompagnata da profondi canaloni mozzafiato lungo i fianchi vallivi laterali.

Bosco Tufara

Il Bosco Tufara è un bosco di protezione a prevalenza di leccio. Lungo il sentiero dove la copertura è rada si insediano altre specie come il carpino, il bianco spino, nocciolo ecc. Il sottobosco è composto principalmente da graminacee. Le ghiande sono fonte di proteina per cinghiali, scoiattoli a animali domestici. È possibile camminare per 1600 mt lungo il Sentiero Tufara ammirando bellissimi luoghi, evidenze geologiche (strati, faglie, fratture), geomorfologiche (condotti carsici, accumuli ecc.), vegetazione autoctona e relativa zoocenosi in un contesto ambientale geo-naturalistico. Con il termine Tufara si intende il luogo dove si formano depositi di carbonato di calcio poroso e spugnoso incrostante piante, muschi e vegetazione ripariale attraverso la precipitazione delle acque sorgive carbonatiche e lungo le cascate e rapide presenti lungo la sponda destra del fiume. È da precisare che con il termine Tufara non si intende il Tufo che è un deposito piroclastico di origine vulcanica.

Studi idrogeologici

Il corso d’acqua negli anni è stato oggetto di monitoraggi della portata e studi di vario genere. La cascata Capelli di Venere ha una portata ovviamente variabile nel corso dell’anno, con valori di punto di circa 400-500 litri/secondo e valori minimi di che possono raggiungere i 20-40 litri/secondo. Il corso d’acqua, invece, a valle della cascata Capelli di Venere registra potate massime di 1000-2000 litri/secondo mentre nei periodi estivi si raggiungono i valori minimi di 150-200 litri/secondo. Gli studi condotti negli anni hanno messo in luce alcune importanti considerazioni ed in particolare: – negli anni le portate di acqua si stanno riducendo, in modo particolare nei periodi estivi; – con l’aumentare della portata nell’alveo del fiume (periodi invernali) la temperatura dell’acqua diminuisce, mentre al diminuire della portata la temperatura aumenta; – la temperatura è più bassa nei periodi estivi e più alta in quegli invernali;

Sito di Interesse Comunitario

Le sorgenti pietrificanti sono considerate habitat di interesse comunitario prioritari sulla base della Direttiva Habitat (92/43/CEE). L’Habitat fa riferimento alle sorgenti pietrificanti con formazione di travertino. Si tratta di sorgenti, a portata costante, di acqua corrente ricca di bicarbonato di calcio (acqua “dura”), in cui avviene la formazione di travertino, chiamato anche tufo calcareo.

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